Ovidiana ancora affamata, la difesa è servita: concluso l'affare Gianmarco Mesisca dal Giulianova

È fatta: la società biancorossa ha trovato un accordo definitivo con il forte difensore Mesisca. Il classe 2003 porta solidità, esperienza e duttilità

Gianmarco Mesisca in maglia Ovidiana Sulmona

A fronte dell'imminente addio di Simone Bozzolini (attualmente in cerca di una nuova sistemazione) e dell'inaspettata partenza di Emanuele Balassone il quale, sebbene avesse già un totale accordo sul prolungamento del contratto con l'Ovidiana Sulmona, ha dovuto lasciare in extremis il club per evidenti problemi logistici, la dirigenza peligna ha ritenuto subito opportuno virare su un altro centrale difesivo tecnico e giovane ma, allo stesso tempo, forte ed esperto. La scelta è dunque ricaduta su Gianmarco Mesisca, roccioso difensore proveniente dal Giulianova che, nei giorni precedenti, per sua imprescindibile volontà, ha sposato la causa firmata De Deo approdando in maglia sulmonese dopo la formalizzazione degli ultimi dettagli di contratto. Un movimento dunque alacre da parte della dirigenza, dal momento che stiamo parlando di un profilo moderno e molto duttile, che può essere utilizzato come braccetto in una linea a tre o come terzino in una schiera a quattro. Durante la sua breve ma intensa carriera, ha archiviato un campionato con annessa Coppa Italia assieme ai giuliesi ed agguantato due stagioni in serie D con il Pineto, tra le quali spicca un campionato terminato al 1° posto, nelle cui giovanili ha anche vinto il torneo regionaleU17 realizzando un computo di 7 reti. Cresciuto nella cantera del Cologna, ha esperito squadre come Notaresco e United Riccione in quarta categoria, mentre Giugliano e Gelbison in serie C. Mesisca potrebbe, con molta probabilità, costituire un punto fermo nell'ossatura formata da Scipioni e Cangemi (quest'ultimo in forma strepitosa) oppure una mossa puramente strategica di rotazione con Basile. Ciò che per ora è certo è che si tratta di un innesto affidabile, esperto di categorie superiori e d'infinita quantità in mezzo al campo. Sarà sufficiente per consolidare la retroguardia?